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Martedì 19 Marzo 2024

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XVII° Giornata Mondiale del Malato

11 Febbraio 2019GMM 2019 foto gruppo

Prosegue la tradizione legata alla Giornata Mondiale del Malato, che prevede la visita ad un santuario diverso ogni anno e che coinvolge la Casa Soggiorno “Divina Provvidenza” di Santa Lucia di Piave, Villa “Don Gino Ceccon” di Santa Croce del Lago, il Centro Residenziale per Anziani “De Lozzo Da Dalto” di Santa Maria in Feletto e il Centro Servizi per Anziani “Padre Kolbe” di Pedavena.

Quest’anno, in data 11 febbraio, le quattro realtà si sono incontrate presso il Santuario Nostra Signora di Fatima a Portogruaro (VE). Durante il pomeriggio un rappresentante dei Cappuccini ha coinvolto i presenti con la presentazione storica del santuario e l’interessante spiegazione degli affreschi. Al termine, in un clima di umana attenzione e compassione cristiana, è stata celebrata la Santa Messa.

Per i numerosi partecipanti, quasi 250 fra ospiti delle strutture, familiari, associazioni, operatori del settore, la serata si è conclusa con una cena. Per i quattro centri di servizi per anziani delle province bellunesi e trevigiane questa è un’occasione che da anni permette di coltivare i valori dell’amicizia, della solidarietà, dell’attenzione all’Altro.

Coro "A.N.A. G.Bedeschi" canta con gli ospiti in Casa Soggiorno

28 Aprile 2018_89A5748

Sabato 28 aprile alle ore 17:30, presso la sala da pranzo della struttura, si è svolto un piccolo concerto del Coro "A.N.A. G.Bedeschi" sezione di Conegliano, composto da quasi trenta elementi diretti da Simonetta Mandis.

Questo appuntamento si inserisce nell'ambito del progetto "900 le canzoni dei ricordi" nato tra gli anziani residenti della Casa Soggiorno e i volontari dell'Associazione "Fili d'Argento".

Il coro ha dedicato ai presenti alcuni canti ed ha accompagnato con un emozionante "muto" le voci degli ospiti, dei volontari e del personale, nel canto "La leggenda del Piave". Questa canzone, composta nel giugno del 1918 da Giovanni Gaeta, che divenne subito canto del popolo, ripercorre nelle quattro strofe tutte le fasi della guerra fino alla sconfitta degli austriaci.

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Tradizionale pellegrinaggio con le case di riposo per la XXVI° Giornata Mondiale del Malato

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La XXVI° giornata del malato organizzata dal Centro Servizi per Anziani “Padre Kolbe” di Pedavena si è svolta nel complesso dei Santuari Antoniani di Camposampiero importante centro della provincia di Padova, coinvolgendo le altre realtà quali: Villa “Don Gino Ceccon” di Santa Croce del Lago, Casa Soggiorno “Divina Provvidenza” di Santa Lucia di Piave, Centro Residenziale per Anziani “De Lozzo Da Dalto” di Santa Maria in Feletto.

Molto dettagliata ed interessante la spiegazione fatta da Padre Giuseppe su S. Antonio nel suo ultimo periodo di vita trascorsa in questi luoghi nel castello del conte Tiso.

Il complesso ora formato da due Santuari quello della Visione che custodisce la cella in cui S. Antonio ebbe la visione di Gesù Bambino e il santuario del Noce che ricorda l’albero di noci dove il santo si ritirava per pregare, entrambi sono molto suggestivi, ricchi di testimonianze, ma allo stesso tempo un sito silenzioso e appartato.

Nel tardo pomeriggio, in un clima di umana attenzione e compassione cristiana tutti accolti fraternamente, è stata celebrata la S. Messa animata dal coro “Padre Kolbe” conclusasi con la lettura del messaggio del Santo Padre Francesco per la giornata mondiale del malato. Quest’anno il tema della Giornata del malato ci è dato dalle parole che Gesù, innalzato sulla croce, rivolge a sua madre Maria e a Giovanni: «“Ecco tuo figlio ... Ecco tua madre”. E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé» (Gv 19,26-27)

Per i numerosi partecipanti, quasi 250 fra ospiti delle strutture, familiari, associazioni, operatori del settore la serata si è conclusa con una cena.

Per i quattro centri di servizi per anziani delle province bellunesi e trevigiane questa è un’occasione che da anni permette di coltivare i valori dell’amicizia, della solidarietà, dell’attenzione all’altro; occasione per riflettere sulla condizione del malato che ritroviamo nelle case di riposo, ma anche nelle nostre famiglie, momento per approfondire quel com-patire, avere cura dell’altro e delle sue fragilità.

Avis di Susegana dona una carrozzina alla Casa Soggiorno “Divina Provvidenza”

27 Dicembre 2017foto_donazione_carrozzina_AVIS_27.12.17

Grande riconoscenza lo scorso 22 dicembre quando è arrivata una delegazione dell’ AVIS di Susegana presso la Casa Soggiorno “Divina Provvidenza” di S. Lucia di Piave.

L’associazione suseganese ha voluto omaggiare di una carrozzina attrezzata la struttura residenziale per anziani auto e non autosufficienti.

Il Presidente Antonio Cenedese, orgoglioso della donazione ha sottolineato che per l’AVISè importante essere riusciti a donare questo ausilio alla struttura, segno di vicinanza al territorio e ancora di più a molte situazioni di fragilità che ci possono essere.

Il Direttore della casa dott. Sossai ha ringraziato per il bel gesto, un vero regalo di Natale, per la struttura, assieme al servizio di fisioterapia ha assicurato che l’ausilio sarà in breve tempo messo in uso perché le esigenze emergenti in struttura sono sempre maggiori e avere l’aiuto di associazioni che sono vicine alla nostra realtà è sempre motivo di orgoglio. Sapere inoltre che il tessuto sociale è vicino al centro servizi perché è occasione per creare ponte fra casa per anziani e territorio, coltivare i buoni rapporti di vicinanza è importante quindi, per costruire rapporti di amicizia e collaborazione, ma ancor di più per dare risposte sinergiche alle richieste del territorio in campo sociosanitario.

Un sentito ringraziamento da parte anche da parte di ospiti e familiari per questo inaspettato, ma gradito gesto di solidarietà.

Festa di fine estate. Musica, poesia, compagnia…occhi stupiti per la sfilata dei vestiti da sposa

16 Settembre 2017festa_di_fine_estate_16.09_(8)

L’abito da sposa porta con sé una magia. Fa riaffiorare ricordi felici. Fa risuonare le note che hanno accompagnato ogni sposa che l’ha indossato. Fa immedesimare le giovani donne che ancora quel passo non l’hanno fatto. L’abito da sposa ha il potere di sciogliere anche i cuori più duri, in un sorriso o una commozione che proviene dal profondo sé.

Questa è l’atmosfera vissuta nei saloni della Casa Soggiorno sabato 16 settembre 2017 nel pomeriggio durante la consueta festa di fine estate che ha coinvolto un esteso staff organizzativo e ha visto partecipare tutti gli ospiti della struttura con i loro parenti, volontari e dipendenti. Ma vediamo i numeri.

Gli abiti da sposa che hanno sfilato erano 35 ed hanno coperto un periodo temporale di ben 60 anni. Era infatti del 1957 l’abito più antico, del 2017 quello più recente. Sono stati indossati da dipendenti della struttura e le loro figlie, nipoti delle ospiti, volontarie. Con le spose hanno sfilato 14 ospiti, alcuni dei quali non si sono fatti ostacolare dalle difficoltà a deambulare. Ad accompagnare le spose c’erano anche venti bambini, damigelle e paggetti, dai 4 ai 10 anni. La sfilata si è conclusa a ritmo di polca con una piccola gag dei ballerini Maurizio e Lauretta.

All’organizzazione hanno collaborato 1 sarta, 3 parrucchiere, 2 tecnici al suono, 3 fotografi tutti volontari. Un coro di 25 voci in filo diffusione ha scandito il tempo della sfilata. Il coro era composto da alcuni elementi del “Coro giovani” di S.Lucia, ed altri giovani provenienti da comuni vicini. Più altre 20 signore che si sono dedicate alla preparazione delle spose e alla cura degli abiti prima e dopo la sfilata.

Quest’ultima è stata una caratteristica importante di questo evento. Nello staff organizzativo infatti, oltre allo zoccolo duro appartenente alla Casa Soggiorno, coordinato da Claudia Carrer, che da anni fa da regia, c’erano numerosi giovani non direttamente coinvolti con la struttura, ma che hanno offerto il loro aiuto mettendo a disposizione la loro professionalità e il materiale tecnico.

Inoltre durante l’evento sono state festeggiate alcune importanti ricorrenze. I 44 anni di matrimonio di Luisa Buldrini con Silvano Mezzogori, soci dell’Associazione di volontariato “Fili d’Argento” che da anni ha sede all’interno della struttura e fornisce un prezioso supporto alla struttura stessa. Il pensionamento di due colleghi, Franca Maculan e Moreno Avanzi. La presenza in struttura da 30 anni della nostra cara Miranda Grigoletto. La festa si è conclusa nel tardo pomeriggio con un goloso buffet creato per l’occasione dalla brigata di cucina.

Il Direttore dr. Sossai ha ringraziato tutte le persone che a diverso titolo hanno collaborato con amorevole impegno e costante passione, senza le quali la festa non avrebbe potuto svolgersi. Una regia condivisa per creare rete, per fare incontrare struttura e territorio facendo riaffiorare continue emozioni e ricordi a quelle persone di cui quotidianamente ci prendiamo cura. Una cura fatta di piccoli gesti e di tante attenzioni volte sempre alla dignità e al dare importanza al singolo essere umano.

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